Le prime attività umane conosciute sull’isola risalgono a circa il X millennio a.C.; qui si trovano alcuni dei pozzi d’acqua più antichi del mondo.
Cipro è stata colonizzata dai Greci micenei in due ondate distinte nel II millennio a.C., che hanno lasciato un impatto duraturo sulla cultura, la lingua e l’architettura dell’isola; i resti archeologici includono rovine ben conservate come Salamina e Kourion.
Essendo una posizione strategica nel Mediterraneo orientale, Cipro è stata contesa e occupata da varie potenze fin dall’antichità; è stata governata successivamente da Assiri, Egizi e Persiani prima che Alessandro Magno la conquistasse nel 333 a.C..
In seguito Cipro fece parte del Regno Tolemaico fino all’annessione da parte di Roma nel 58 a.C.. Rimase parte dell’Impero Romano d’Oriente per i successivi mille anni, con pause di controllo arabo.
La dinastia francese dei Lusignano prese il controllo dell’isola durante la Terza Crociata della fine del XII secolo, cui succedettero i Veneziani alla fine del XV secolo, e dopo di loro, nel 1571, gli Ottomani.
Il periodo ottomano vide importanti cambiamenti demografici, politici e culturali, tra cui l’emergere del nascente nazionalismo greco. Cipro fu segretamente posta sotto l’amministrazione del Regno Unito in base alla Convenzione di Cipro del 1878 e fu formalmente annessa dal Regno Unito nel 1914. Durante il dominio britannico, il futuro di Cipro divenne una questione di disaccordo tra gli abitanti dell’isola: La maggioranza greco-cipriota, che comprendeva il 77% della popolazione totale, cercava l’unione con la Grecia (Enosis), mentre la minoranza turco-cipriota, pari al 18%, inizialmente era favorevole al dominio britannico e successivamente alla divisione di Cipro.
Dopo una campagna armata negli anni Cinquanta, l’indipendenza di Cipro è stata concessa nel 1960. La crisi del 1963-64, provocò un’escalation di violenza intercomunitaria, lo spostamento di oltre 25.000 turco-ciprioti in enclavi e portò il ritiro dei turco-ciprioti dal governo e da altre istituzioni statali. Il 15 luglio 1974, il dittatore greco Dimitrios Ioannides organizzò un colpo di Stato, con il sostegno degli ultranazionalisti greco-ciprioti e degli ammutinati della Guardia Nazionale Cipriota, nel tentativo di ottenere l’enosi; questa azione fece precipitare l’invasione turca dell’isola il 20 luglio, che provocò lo sfollamento di oltre 150.000 greco-ciprioti e 50.000 turco-ciprioti.
L’occupazione militare di Cipro Nord culminò nella creazione di uno Stato turco-cipriota separato con una dichiarazione unilaterale nel 1983; la mossa fu ampiamente condannata dalla comunità internazionale e solo la Turchia riconobbe il nuovo Stato. Questi eventi e la situazione politica che ne è derivata sono oggetto di continue controversie.
Oggi la Repubblica di Cipro è una democrazia con un’economia avanzata, ad alto reddito e un indice di sviluppo umano molto elevato. È membro del Commonwealth dal 1961 ed è stato uno dei membri fondatori del Movimento dei Non Allineati fino all’adesione all’Unione Europea nel 2004, adottando l’euro nel 2008. Grazie al suo clima, alla bellezza paesaggistica e al patrimonio culturale, Cipro è una delle principali destinazioni turistiche del Mediterraneo.